Antropologie del trauma

Antropologie del trauma

Attraverso la disposizione forzata in verticale di una parete di cactus, Carlo Dell’Acqua ci pone di fronte al concetto di resistenza al trauma, che se non affrontato diventa stato allucinatorio. Le quattro sculture in vetro di Massimo Kaufmann riproducono alcuni frammenti del corpo sezionato di un condannato capitale, utilizzati per costruire un atlante anatomico online. Il titolo, Resurrezione, allude alla vita eterna che le immagini avranno su internet. Un lungo filo spinato nel quale sono inseriti boccioli di rosa rende meno respingente la paura del confine nell’opera di Giuseppina Giordano. E di confini e attraversamenti, di sradicamento e cronache ci parla anche Riccardo Gusmaroli, con un intervento realizzato per gli spazi esterni dell’ex spazio Cova, attraverso l’uso di coperte termiche e cerotti. Nel dittico di Iva Lulashi viene invece mixata l’iconografia erotica e quella di regime attraverso l’immagine di alcune donne seminude, in riferimento anche alla questione dell’omofobia.