Elisa Schiavina si laurea in Psicologia a Pavia e coltiva il suo interesse per i mutamenti del comportamento umano nelle varie fasi dell’esistenza; in seguito si trasferisce a Milano per arricchire la sua ricerca attraverso la dimensione laboratoriale. Sedotta dall’estetica neurofisiologica del cervello, l’artista intreccia la sua “naturale fascinazione” per le arte visiva con i suoi studi precedenti dando forma ad opere che rimandano a proprie memorie d’infanzia sollecitando al contempo dello spettatore. La forma espressiva che Elisa predilige è la pittura, spesso anche la sculture di piccolo formato che, secondo l’artista,  non è altro che pittura estesa che si può continuamente ricontestualizzare e attorno alla quale si può girare, in senso (fisico). L’opera Tenzone Plurale, 2000 prende forma dal “personale regno della fantasia – densamente popolato” dell’artista e si trasforma in un’installazione pubblica per Buona fortuna ribelli, 2022) – mostra collettiva diffusa nel territorio dell’Alta Langa a cura di Osservatorio Futura in collaborazione con la galleria Lunetta11. Elisa Schiavina attraverso un’azione di recupero ridona vita ad una giostra di inizio ‘900 sita nel comune piemontese di San Benedetto Belbo, regalandole la possibilità di far nascere una nuova memoria, di indossare abiti di diversi colori accesi e quasi carnali che interagiscano con il paesaggio: è “un invito al valzer”, al ritorno ad altre fasi della vita. Le creature che popolano la Giostra prendono per mano l’attivo osservatore facendolo balzare e roteare in un mondo già vissuto ma allo stesso tempo totalmente nuovo. Per questa edizione di BienNolo l’artista rielabora quest’opera, facendone propria la struttura, rendendola grande dispositivo portatile attivabile attraverso la compartecipazione di paesaggio, eventi atmosferici e sguardo di chi osserva.

Federica Scandella Francesca Maria Villa