Hell Silvia - Biennolo

Silvia Hell

(Bolzano, 1983, vive a Milano)

Dopo essersi laureata in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Silvia Hell ha esposto in diversi contesti tra cui il MAXXI di Roma, la Triennale di Milano, il Centro Trevi – Trevilab e il Museion di Bolzano, lo Studio Tommaseo di Trieste, il Kunstraum München, il Museum of Contemporary Art Rijeka, CCI Fabrika di Mosca e il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone. Il lavoro di Hell indaga la realtà. Impiegando set di dati e informazioni come materie prime, l’artista ricodifica e rielabora questi ultimi col fine di creare nuovi codici che offrono la possibilità di esplorare i fenomeni che abitiamo e le relazioni che intercorrono tra l’essere umano e i diversi sistemi di linguaggio. Navigando tra diverse discipline, Hell crea un Atlante di possibili riletture della realtà. Nella fase di ricerca, l’artista esplora il mondo scientifico, antropologico, geopolitico e filosofico, in modo da costruire la base del suo operato. A partire da una riconfigurazione del linguaggio, Hell invita lo spettatore a osservare e interpretare l’opera, innescando un meccanismo continuo di reinterpretazione del mondo. Hell utilizza diverse tecnologie, trasformando il dato in fotografie, video, installazioni site-specific e sculture. Scelto il linguaggio per la ricodifica, l’artista predilige poi collaborare con artigiani e specialisti di altri settori dando forma a un processo di realizzazione condiviso. In questi momenti l’artista stessa diventa spettatrice, osservando l’opera in divenire. Proprio dalla collaborazione con l’officina meccanica con cui lavora dal 2011 nasce l’opera Strange Attractor (2016). Partendo da scarti di metallo semilavorati presenti nell’officina, Hell ripensa il materiale di scarto come materia prima. Strange Attractor è un cosmo formato da micro-spazi nati dalla collisione tra gli scarti metallici e frammenti di appunti dell’artista. Disposte su un carrello da officina, tali forme tridimensionali vengono rielaborate solo in parte sia levigando e fresando le superfici sia attraverso la sovrapposizione di immagini bidimensionali. Come in un diario, si delinea una sorta di autoritratto in cui il desiderio di ordine e razionalità rigorosa si fondono con la casualità e la sfera istintuale.

Vincenzo Miranda Miriam Muscas

Con il patrocinio del Comune di Milano

Con il contributo e il sostegno di

Main Partner

Partner

Grazie a Daniela Nocivelli e Antonio Romanelli per aver sostenuto anche questa terza edizione
Grazie a Maurizio Zamboni per le splendide t-shirt THALITA KUM
Grazie a Cristiano Cavallo per aver contribuito alla realizzazione del catalogo

© 2023 Associazione BienNoLo
© 2023 Associazione BienNoLo