Conchiglia, 2021
Diana Dorizzi
Conchiglia è un’azione che viene realizzata attraverso l’utilizzo di un anello inserito in una forma di ghiaccio, che si disgela nella mano dell’artista. Gli studi teatrali di Dorizzi influenzano il suo lavoro visivo in diversi aspetti come la relazione, il rapporto imprescindibile tra opera e spazio, creando quella che viene definita un’esperienza. Ma come ogni esperienza che si rispetti, questa non appartiene mai ad un solo linguaggio artistico, e non vi è forma se non nel suo farsi che è imprevedibile.
Conchiglia è un’azione che viene realizzata attraverso l’utilizzo di un anello inserito in una forma di ghiaccio, che si disgela nella mano dell’artista. Gli studi teatrali di Dorizzi influenzano il suo lavoro visivo in diversi aspetti come la relazione, il rapporto imprescindibile tra opera e spazio, creando quella che viene definita un’esperienza. Ma come ogni esperienza che si rispetti, questa non appartiene mai ad un solo linguaggio artistico, e non vi è forma se non nel suo farsi che è imprevedibile.
Diana Dorizzi, nata nel 1986, si diploma all’Istituto Italiano di Fotografia di Milano proseguendo anche un percorso formativo di teatro e teatro danza ad ALA (Accademia Linguaggi dell’Anima) presso il centro di ricerca sperimentale Comuna Baires Milano. Ha partecipato a diverse esposizioni personali e collettive dal 2010 ad oggi in Italia e all’estero presso, Riss(e) (Varese), CRAC Borgo Loreto/sp (Cremona), Hoome gallery (Milano), MIDEC Museo Cerro (Laveno), MACZUL Museo de Arte Contemporaneo del Zulia (Venezuela), Spazio 1929 Choisi at a Time (Lugano), AAF Affordable Art Fair (Milano). Vincitrice Premio Young Talent 2011, Museo Teo, Premio Suzzara (Suzzara), Surplace (Varese), NoPlace (Fombio, Suzzara, Santo Stefano di Magra). Inoltre ha collaborato come performer alle OGR di Torino, in occasione della mostra di Tino Sehgal “These Associations”.