Alessandro D’Isanto - Biennolo

1995, 2013

Alessandro D’Isanto

Nella ricerca artistica di Alessandro D’Isanto è fondamentale l’utilizzo del cucito. L’atto del passare il filo attraverso la stoffa diventa il motivo di una continua riflessione e riconciliazione con la perdita del padre avvenuta in giovane età. Il lavoro dell’artista nasce da un perseverante ricercare i ricordi smarriti della sua infanzia. 1995 è uno di questi frammenti recuperati, un biglietto d’ingresso per la visione di un film, è il tentativo di riappropriarsi di una quotidianità, di una serie di riti ormai sconvolti e abitudini perdute dopo un periodo così intenso. Ciò che viene riportato alla luce è ingrandito perché entri a far parte di un sacrario della memoria. Gli strumenti per questa faticosa ricerca di un nuovo equilibrio sono ago e filo, gli stessi utilizzati per la sutura di una ferita.

Essendo la manifestazione svoltasi in pubblico, le immagini sono considerate di interesse per la collettività e sono pubblicate nel rispetto dell’onore, della reputazione e del decoro dei soggetti interessati.

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