Francesco Lauretta (1964). “Sono nato disegnando. Sono cresciuto realizzando installazioni. Poi il lungo calvario, ambizioso, di rivoluzionare la mia esistenza come pittore. Alla fine sono diventato un pittore quando sono riuscito a conquistare e raggiungere lo scopo che per molti anni avevo sognato di superare per godere in euforia la bellezza di coniugare la teoria e l’applicazione pratica della medesima. E come pittore mi occupo di poesia, di morte per comporre cose future, di musica, di narrativa. Le tematiche sono intimiste: abito lo spazio strettissimo del tu e il tuo. Sono un Inesistenzialista” (F.L.)
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